Nessun attrezzo meccanico, nessuna tecnologia, nessun pesticida, niente di niente, solo il sudore ed il sale del mare che netta i parassiti e le malattie che aggrediscono la vigna già comunque purificata dalla siccità.
Ed allora mi dissi, questo è il vino che voglio produrre. Lo chiamerò Perseo&Medusa.
Cominciai nei giorni seguenti a girovagare per le piccole cantine dell’Isola del Giglio finchè trovai due ragazzi meravigliosi, Giovanni e Simone, che producevano un vino eccezionale senza però invecchiarlo ed affinarlo.
Quel vino è l'ansonica, un bianco vinificato però come il rosso. Del tutto naturale, dove oltretutto grazie alle peculiarità ambientali anche l'uso di solfiti è estremamente limitato. È molto corposo, ha circa 14 gradi, ma puoi berne una bottiglia e non stare male grazie all'assenza della chimica in ogni fase di crescita del grappolo nella vigna e nella successiva lavorazione in cantina.
Assaggiando qualche bottiglia di quel vino mi accorsi che esprimeva il massimo dopo 24/36 mesi di affinamento in bottiglia e decisi anche di provarlo a ripassare sei mesi in barrique di cipresso.
A mio avviso il risultato è straordinario e pur conoscendo tutti i migliori bianchi del mondo difficilmente ne trovo uno all'altezza di questo.